Antonio Nola (1961) inizia il suo percorso artistico nel 1983 tra il rumore delle fabbriche e la polvere della provincia di Napoli. I suoi testi trattano temi sociali che vanno dallo sfruttamento del lavoro nero, all’emarginazione, al precariato, la realtà dei migranti, l’ambiente e la politica. Infatti nel 2014 risulta vincitore al “Premio targhe d’Autore Controcorrente” Roma il suo 2° disco “Tarantelle Blues”per i temi sociali trattati. Nasce prevalentemente autodidatta rifacendosi, inizialmente al blues napoletano per poi consolidare la sua musica, miscelando fingerstyle e cantautorato. Nel 1990 si trasferisce a Treviso frequentando un prestigioso corso di canto jazz con la Blue note orchestra diretta da Enrica Bacchia. Nel 2004 collabora per un progetto con la regione Veneto per uno spettacolo di danza realizzato dalla compagnia di danza “DANZA 2001” in questo contesto inoltre musica un testo in dialetto veneto. Nel 2007 è uno dei vincitori di “Dietro la nuca della città”, “E intanto vivo l’amore” premiato per miglior testo letterario. Nel 2012 scrive una canzone (testo e musica) per Patrizio Trampetti (fondatore della Nuova compagnia di Canto popolare) con la straordinaria partecipazione alla tromba di David Larible con il brano “Al mercato delle parole” che farà parte del suo 1° disco dal titolo “Come è giusto che sia” prodotto ed arrangiato dallo stesso Antonio Nola per “Laboratori di Provincia”. A settembre dello stesso anno partecipa al festival “Indie Mei” al Teatro Trianon di Napoli. Il 28 Aprile 2013 presenta con un concerto l’uscita del disco alla Moving Records di Villorba (TV) accompagnato dai Letti Sfatti. Il 16 marzo 2014 presenta, sempre alla mooving Records, l’uscita del secondo disco “Tarantelle Blues” accompagnato dai “Letti Sfatti” Giugno 2014 è ospite in “Gioia di vivere”,uno spettacolo di danza diretto da Marta Casari col patrocinio del comune di Spresiano, dove veniva realizzata una coreografia di un proprio brano: “Al mercato delle parole”. A settembre 2014 è uno dei finalisti alla quarta edizione del premio”LA TUA MUSICA PER IL LAVORO” organizzato da Radio Fly Web e la CISL Emilia Romagna per il brano che affronta meglio il tema del lavoro e/o le problematiche sociali ad esso connesse con il brano “Tarantelle Blues”. Dicembre 2014 è vincitore del Premio “TARGHE D’AUTORE CONTROCORRENTE” Come uno dei migliori otto dischi dell’anno. Ottobre 2015 è ospite al festival CROSS BORDERS ART FESTIVAL di Bressanone assieme a Fausto Mesolella, Francesco Tricarico e Massimo Gentile dove riceverà un riconoscimento per il suo secondo disco Tarantelle Blues. Finalista in diversi festival della musica d’autore come il premio Pierangelo Bertoli, Lanterne Rock, Sottotoni, Radio fly web, e tanti altri ancora. Organizza concerti di beneficenza per la LILT e per raccogliere fondi per casi particolari nella realtà in cui vive con il simbolo SALUTART; reading e musica d’autore con attori del territorio trevigiano. Gennaio 2017 esce il con un nuovo videoclip “ACQUA” come singolo promozionale del 3° disco. Venerdì 4 maggio SPECIAL GUEST alla Moving Records di Villorba alla presentazione del libro: “L’inferno della poesia napoletana” con Francesco De Filippo e Pietro Spirito e con la partecipazione dell’attrice Elke Burul. Domenica 21 ottobre SPECIAL GUEST alla Moving Records di Villorba alla presentazione del libro di Giovanna Zucca “NOI DUE”. Aprile 2019 è ospite alla presentazione live del nuovo disco dei Letti Sfatti “Ogni giorno rischio di essere felice” alla Moving Records di Villorba. Maggio dello stesso anno è ospite assieme alla sua band per un concerto alla Fiera 4 passi di Treviso organizzata dal Mercato equosolidale. Sabato 18 gennaio 2020 è ospite (open act) alla presentazione del libro di Jennà Romano dei Letti Sfatti alla libreria Lovat di Villorba TV.

Video di presentazione

(non presente)

Brano in lingua italiana

 Dammi il la



TUTTI CORRIAMO VERSO QUALI METE COME AQUILONI SENZA FILI MA PER RINCORRERE CHE COSA CON UNA FORZA SMARRITA COME UN VIAGGIO DI NOTTE. MA DA LONTANO ALCUNE LUCI ACCESE CI RIPORTANO A CASA E NOI GIOCHIAMO CON LA VITA IN QUESTO TEMPO CHE CI INCHIODA CI ALLONTANIAMO DA NOI STESSI. VORREI CHE FOSSE COME IERI QUANDO CORREVI LA MATTINA ALL’ARRIVO DEL POSTINO UN PROFUMO INTRISO IN UNA LETTERA D’AMORE. DAMMI IL LA CHE HO TANTA VOGLIA DI CANTARE PORTAMI AL MARE VOGLIO LANCIARE UN AQUILONE METTERCI SU I MIEI PENSIERI IO CHE NON SO PIU’ VOLARE. VOGLIO BRINDARE CON IL VINO I CAMPI ARATI E ALLE COLLINE CHE SI SFUMANO LONTANE E A QUESTO PANE CHE UNISCE LE COSCENZE E QUESTI OCCHI NEL MONDO. IL FUOCO BRUCIA CON L’ESSENZA DELLE COSE E NELL’ARIA IL SUO CALORE NELL’EQUILIBRIO DELLE COSE E DELLA SOLIDARIETA’ IN UNA CORSA SENZA FINE. DAMMI IL LA CHE HO TANTA VOGLIA DI CANTARE PORTAMI AL MARE VOGLIO LANCIARE UN AQUILONE METTERCI SU I MIEI PENSIERI CON LA FESTA NELLE MANI TI ASPETTERO’ DOMANI. DAMMI IL LA CHE HO TANTA VOGLIA DI CANTARE PORTAMI AL MARE VOGLIO LANCIARE UN AQUILONE METTERCI SU I MIEI PENSIERI CON LA FESTA NELLE MANI TI ASPETTERO’ DOMANI. CON LA FESTA NELLE MANI E LA DANZA DELLE ORE CON LA FESTA NELLE MANI E LA DANZA DELLE ORE DAMMI IL LA CHE HO SOLO VOGLIA DI CANTARE PORTAMI AL MARE VOGLIO LANCIARE UN AQUILONE METTERCI SU I MIEI PENSIERI CON LA FESTA NELLE MANI E LA DANZA DELLE ORE CON LA FESTA NELLE MANI E LA DANZA DELLE ORE CON LA FESTA NELLE MANI TI ASPETTERO’ DOMANI TI ASPETTERO’ DOMANI.

Brano nel linguaggio dei territori

 Ombra



Ca' r’è chistu frastuono dinto ‘o core  ca me sconvòlge ’o suonno  e me nasconne e parole  me turba st'anima.  ‘Na voce dinto me dice  ‘e cantà ancora fino a dimane. Ombra nascosta aret ‘o grano  Che arrruobbe ‘ e culure attuorne ‘ o core  sienteme prìmme ca' scenne ‘ o sole. Ombra nascosta arete ‘ o grano  Che arruobbe ‘e culure attuorne ‘ o core  sienteme, prìmme ca' scenne ‘ o sole. Ca r’è chistu tourmiente dinto ‘ a ‘stu lietto  ca nunne me fa durmì  accucchie ‘ e piezzi rutti  de’ ccose lasciate e de’ ccose perdute. ‘Na voce da dinto me dice  de cantà ancora fino a dimane. Ombra nascosta aret ‘o grano  Che arrruobbe ‘ e culure attuorne ‘ o core  sienteme prìmme ca' scenne ‘ o sole. Ombra nascosta arete ‘ o grano  Che arruobbe ‘e culure attuorne ‘ o core  sienteme, prìmme ca' scenne ‘ o sole. Mò me voglio arrepusà  Cù ‘na fenest aperta  e ‘a musica mia  ca me tene cumpagnia  dinto addore da casa mia. Ombra nascosta aret ‘o grano  DO Che arrruobbe ‘ e culure attuorne ‘ o core  sienteme prìmme ca' scenne ‘ o sole. Ombra nascosta arete ‘ o grano  Che arruobbe ‘e culure attuorne ‘ o core  sienteme, prìmme ca' scenne ‘ o sole.